Cambiamento manifesto

Iniziativa presentata e selezionata al concorso di idee nell’ambito del Progetto Interreg ALCOTRA “CClimaTT – Cambiamenti Climatici nel Territorio Transfrontaliero”. Cambiamento Manifesto è un progetto ideato da Volume1 visual design con la collaborazione e la partecipazione di Gian Luca Bottini, Lisa Lussignoli, Stefano Scarafia e Valerio Vacchetta.

// 2 0 1 9 - 2 0 2 0

C L I E N T

Parco fluviale Gesso e Stura – Cuneo
Unione Comuni Colline di Langa e del Barolo – Monforte d'Alba (Cn)

C A T E G O R Y

Events & Campaigns

Cambiamento manifesto

Iniziativa presentata e selezionata al concorso di idee nell’ambito del Progetto Interreg ALCOTRA “CClimaTT – Cambiamenti Climatici nel Territorio Transfrontaliero”. Cambiamento Manifesto è un progetto ideato da Volume1 visual design con la collaborazione e la partecipazione di Gian Luca Bottini, Lisa Lussignoli, Stefano Scarafia e Valerio Vacchetta.

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C L I E N T

Parco fluviale Gesso e Stura – Cuneo
Unione Comuni Colline di Langa e del Barolo – Monforte d'Alba (Cn)

C A T E G O R Y

Events & Campaigns

Tutti possiamo fare qualcosa

L’emergenza ambientale non è un argomento semplice: ce ne sfuggono i contorni, le conseguenze; tendiamo a rimanere indifferenti o paralizzati di fronte ad essa.
Eppure ognuno di noi può realmente fare qualcosa: scegliere cosa acquistare e cosa no, come e quanto viaggiare, cosa mangiare e cosa no; scegliere un packaging più sostenibile per il nostro prodotto, scegliere materie prime coltivate in modo responsabile...

Nel mio piccolo sentivo l'esigenza di fare qualcosa perché se ne parlasse più di quanto già avvenga e così, nel gennaio del 2019, ho ideato e scritto "Cambiamento Manifesto", un progetto di comunicazione sul cambiamento climatico, coinvolgendo altri quattro designer miei amici: Lisa Lussignoli, Stefano Scarafia, Gian Luca Bottini e Valerio Vacchetta. Il progetto, presentato su più bandi nell'ambito dell'ALCOTRA CClimaTT 2018, si è aggiudicato due contributi, uno da parte del Comune di Cuneo e l’altro da parte dell’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo.

Si tratta della realizzazione di una serie di grafiche che, in modo insolito, ironico e visivamente impattante, intende invitare il pubblico a riflettere su un argomento complesso quale è appunto il cambiamento climatico.
A dicembre 2019 è partita a Cuneo la prima campagna affissioni con 4 delle 13 grafiche realizzate per ilm progetto. Sono seguite ulteriori campagne, in concomitanza delle quali è avvenuta anche la distribuzione di una serie di cartoline che ripropongono le grafiche dei manifesti.

Gettare un sasso nello stagno

In uno scenario in cui gli effetti del cambiamento climatico si fanno sempre più tangibili, coinvolgendo visibilmente la nostra realtà quotidiana, diventa via via più pressante la necessità di favorire una presa di coscienza in tal senso e di innescare comportamenti virtuosi presso comunità e territori.
Ogni contributo, seppur piccolo, può trasformarsi in leva per un cambio di direzione.

In qualità di professionisti nel campo della comunicazione e del visual design ci siamo chiesti in che modo potevamo dare questo piccolo contributo; in che modo potevamo generare consapevolezza sulle urgenze ambientali del nostro tempo partendo dagli strumenti che ogni giorno utilizziamo nel nostro lavoro. Elaborare strategie di comunicazione capaci di agire come motori di cambiamento sociale non è sempre facile. Il rischio è di vedere il proprio messaggio disperso nel mare magnum di informazioni che popolano web e social media. Tuttavia, se si riesce a scovare un veicolo in grado di elevare la propria voce al di sopra del costante brusio mediatico e di raggiungere efficacemente le persone, è possibile costruire una campagna di sensibilizzazione con buone chances di successo e capace di generare altra comunic-azione.

Come un sasso gettato nello stagno, un messaggio utile, intrinsecamente denso e esteticamente valido, può suscitare onde concentriche, infiniti moti, più o meno visibili, che si propagano in tutte le direzioni sulla superficie e più in profondità. Così, il destinatario della comunicazione diventa a sua volta emittente, in una reazione a catena virtuosa che potenzia ed espande il messaggio originario...

Il primo passo per far sì che dalla parola si passi all’azione.

Obiettivi

L’intento di "Cambiamento manifesto" è proprio “lanciare questo sasso”, liberare un messaggio forte nello spazio quotidiano delle persone, avviare un discorso, generare consapevolezza e farlo attraverso il medium visivo.

Quando scriviamo qualcosa, quel qualcosa ci sembra acquisire immediatamente contorni più nitidi e reali.

Scrivere del problema e suggerire possibili soluzioni in maniera semplice, immediata e accattivante, renderlo visibile nello spazio in cui le persone vivono, saranno modi per dargli anche una dimensione più “reale” (nel senso letterale di concreto).

Non chiediamo alle persone di venire alla tal conferenza sul clima, ma facciamo il passo precedente: le raggiungiamo dove sono. Una volta guadagnata la loro attenzione, sarà comunque importante e fondamentale andare più in profondità nell’argomento con conferenze ed esperienze dirette sul territorio. Ma una cosa non esclude l’altra, anzi, l’una implica l’altra.

“Davanti alla domanda: Può un ‘poster’ cambiare la percezione delle cose?, temo che la risposta sia un’altra domanda, cioè: cos’è che cambia la percezione? E in ogni caso come avviene il cambiamento? So di essere stato cambiato nel giro di tre minuti da una singola frase pronunciata da una determinata persona, perciò sono consapevole che certi effetti sulla nostra coscienza seguono dinamiche del tutto particolari.

È sicuramente possibile che un poster possa provocare questo genere di cambiamento, ma non ne ho le prove, né potrei averne, perché si tratta una cosa essenzialmente spirituale ed emotiva, non razionale.”

Milton Glaser

Il progetto

"Cambiamento manifesto" consiste nella realizzazione una serie di soggetti grafici capaci di offrire spunti di riflessione sul cambiamento climatico e realizzarvi una campagna affissioni. A volte può essere utile recuperare veicoli comunicativi, come le grafiche cartacee o le affissioni in città, che a un primo sguardo potrebbero sembrare superati, ma che, in realtà, sono per loro natura “fisicamente” più vicini ai loro destinatari. Il manifesto è da sempre uno strumento di comunicazione immediato, diretto, semplice; può diventare un ottimo pungolo per far riflettere le persone su importanti temi di utilità sociale. Idealmente si rivolge a tutti, non discrimina per età, genere, censo, titolo di studio o altro, semplicemente “si manifesta” al pubblico.

Fortunate iniziative di livello nazionale e internazionale come Good 50x70, Freedom Manifesto (www.freedom-manifesto.it) e Posterheroes (www.posterheroes.org) hanno fatto del manifesto il medium privilegiato per una comunicazione intelligente e di forte impatto sociale. Tuttavia, a differenza di queste campagne (che si configurano essenzialmente come dei contest aperti ai designer, in seguito ai quali vengono realizzate delle mostre), con "Cambiamento manifesto" intendiamo riportare i manifesti nel loro luogo originario: la strada. Portarli presso le persone; non chiedere alle persone di visitare una mostra.

Invadere lo spazio urbano, a noi così familiare, con una campagna che invita alla riflessione su temi di attualità può costituire un interessante elemento di discontinuità, aprire una porta invitando il lettore ad essere maggiormente consapevole di ciò che si intravede oltre l’uscio.

“Fare grafica significa intraprendere una battaglia culturale per cambiare le cose.”

Riccardo Falcinelli sul pensiero di Ferro Piludu

Il progetto CClimaTT

Quanto sappiamo veramente sui cambiamenti climatici e sui loro effetti sul territorio? Quanto possiamo fare noi singoli cittadini per contrastarli?

Attraverso azioni di analisi, di comunicazione e di cittadinanza attiva, il progetto CClimaTT "Cambiamenti Climatici del Territorio Transfrontaliero" vuole aumentare il livello di consapevolezza sul complesso tema del cambiamento climatico e stimolare l’adozione di comportamenti virtuosi utili a mitigarne gli effetti.

Per maggiori informazioni: www.cclimatt.eu

Tutti possiamo fare qualcosa.

L’emergenza ambientale non è un argomento semplice: ce ne sfuggono i contorni, le conseguenze; tendiamo a rimanere indifferenti o paralizzati di fronte ad essa.
Eppure ognuno di noi può realmente fare qualcosa: scegliere cosa acquistare e cosa no, come e quanto viaggiare, cosa mangiare e cosa no; scegliere un packaging più sostenibile per il nostro prodotto, scegliere materie prime coltivate in modo responsabile...

Nel mio piccolo sentivo l'esigenza di fare qualcosa perché se ne parlasse più di quanto già avvenga e così, nel gennaio del 2019, ho ideato e scritto "Cambiamento Manifesto", un progetto di comunicazione sul cambiamento climatico, coinvolgendo altri quattro designer miei amici: Lisa Lussignoli, Stefano Scarafia, Gian Luca Bottini e Valerio Vacchetta. Il progetto, presentato su più bandi nell'ambito dell'ALCOTRA CClimaTT 2018, si è aggiudicato due contributi, uno da parte del Comune di Cuneo e l’altro da parte dell’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo.

Si tratta della realizzazione di una serie di grafiche che, in modo insolito, ironico e visivamente impattante, intende invitare il pubblico a riflettere su un argomento complesso quale è appunto il cambiamento climatico.
A dicembre 2019 è partita a Cuneo la prima campagna affissioni con 4 delle 13 grafiche realizzate per ilm progetto. Sono seguite ulteriori campagne, in concomitanza delle quali è avvenuta anche la distribuzione di una serie di cartoline che ripropongono le grafiche dei manifesti.

Gettare un sasso nello stagno

In uno scenario in cui gli effetti del cambiamento climatico si fanno sempre più tangibili, coinvolgendo visibilmente la nostra realtà quotidiana, diventa via via più pressante la necessità di favorire una presa di coscienza in tal senso e di innescare comportamenti virtuosi presso comunità e territori.
Ogni contributo, seppur piccolo, può trasformarsi in leva per un cambio di direzione.

In qualità di professionisti nel campo della comunicazione e del visual design ci siamo chiesti in che modo potevamo dare questo piccolo contributo; in che modo potevamo generare consapevolezza sulle urgenze ambientali del nostro tempo partendo dagli strumenti che ogni giorno utilizziamo nel nostro lavoro. Elaborare strategie di comunicazione capaci di agire come motori di cambiamento sociale non è sempre facile. Il rischio è di vedere il proprio messaggio disperso nel mare magnum di informazioni che popolano web e social media. Tuttavia, se si riesce a scovare un veicolo in grado di elevare la propria voce al di sopra del costante brusio mediatico e di raggiungere efficacemente le persone, è possibile costruire una campagna di sensibilizzazione con buone chances di successo e capace di generare altra comunic-azione.

Come un sasso gettato nello stagno, un messaggio utile, intrinsecamente denso e esteticamente valido, può suscitare onde concentriche, infiniti moti, più o meno visibili, che si propagano in tutte le direzioni sulla superficie e più in profondità. Così, il destinatario della comunicazione diventa a sua volta emittente, in una reazione a catena virtuosa che potenzia ed espande il messaggio originario...

Il primo passo per far sì che dalla parola si passi all’azione.

Obiettivi

L’intento di "Cambiamento manifesto" è proprio “lanciare questo sasso”, liberare un messaggio forte nello spazio quotidiano delle persone, avviare un discorso, generare consapevolezza e farlo attraverso il medium visivo.

Quando scriviamo qualcosa, quel qualcosa ci sembra acquisire immediatamente contorni più nitidi e reali.

Scrivere del problema e suggerire possibili soluzioni in maniera semplice, immediata e accattivante, renderlo visibile nello spazio in cui le persone vivono, saranno modi per dargli anche una dimensione più “reale” (nel senso letterale di concreto).

Non chiediamo alle persone di venire alla tal conferenza sul clima, ma facciamo il passo precedente: le raggiungiamo dove sono. Una volta guadagnata la loro attenzione, sarà comunque importante e fondamentale andare più in profondità nell’argomento con conferenze ed esperienze dirette sul territorio. Ma una cosa non esclude l’altra, anzi, l’una implica l’altra.

“Davanti alla domanda: Può un ‘poster’ cambiare la percezione delle cose?, temo che la risposta sia un’altra domanda, cioè: cos’è che cambia la percezione? E in ogni caso come avviene il cambiamento? So di essere stato cambiato nel giro di tre minuti da una singola frase pronunciata da una determinata persona, perciò sono consapevole che certi effetti sulla nostra coscienza seguono dinamiche del tutto particolari.

È sicuramente possibile che un poster possa provocare questo genere di cambiamento, ma non ne ho le prove, né potrei averne, perché si tratta una cosa essenzialmente spirituale ed emotiva, non razionale.”

Milton Glaser

Il progetto

"Cambiamento manifesto" consiste nel realizzare una serie di soggetti grafici capaci di offrire spunti di riflessione sul cambiamento climatico e realizzarvi una campagna affissioni. A volte può essere utile recuperare veicoli comunicativi, come le grafiche cartacee o le affissioni in città, che a un primo sguardo potrebbero sembrare superati, ma che, in realtà, sono per loro natura “fisicamente” più vicini ai loro destinatari. Il manifesto è da sempre uno strumento di comunicazione immediato, diretto, semplice; può diventare un ottimo pungolo per far riflettere le persone su importanti temi di utilità sociale. Idealmente si rivolge a tutti, non discrimina per età, genere, censo, titolo di studio o altro, semplicemente “si manifesta” al pubblico.

Fortunate iniziative di livello nazionale e internazionale come Good 50x70, Freedom Manifesto (www.freedom-manifesto.it) e Posterheroes (www.posterheroes.org) hanno fatto del manifesto il medium privilegiato per una comunicazione intelligente e di forte impatto sociale. Tuttavia, a differenza di queste campagne (che si configurano essenzialmente come dei contest aperti ai designer, in seguito ai quali vengono realizzate delle mostre), con "Cambiamento manifesto" intendiamo riportare i manifesti nel loro luogo originario: la strada. Portarli presso le persone; non chiedere alle persone di visitare una mostra.

Invadere lo spazio urbano, a noi così familiare, con una campagna che invita alla riflessione su temi di attualità può costituire un interessante elemento di discontinuità, aprire una porta invitando il lettore ad essere maggiormente consapevole di ciò che si intravede oltre l’uscio.

“Fare grafica significa intraprendere una battaglia culturale per cambiare le cose.”

Riccardo Falcinelli sul pensiero di Ferro Piludu

Il progetto CClimaTT

Quanto sappiamo veramente sui cambiamenti climatici e sui loro effetti sul territorio? Quanto possiamo fare noi singoli cittadini per contrastarli?

Attraverso azioni di analisi, di comunicazione e di cittadinanza attiva, il progetto CClimaTT "Cambiamenti Climatici del Territorio Transfrontaliero" vuole aumentare il livello di consapevolezza sul complesso tema del cambiamento climatico e stimolare l’adozione di comportamenti virtuosi utili a mitigarne gli effetti.

Per maggiori informazioni: www.cclimatt.eu